16.7.14

Orfani #10, l'inizio della fine

Un titolo adatto poteva essere "cadono come le mosche". Alla fine però ho pensato che "l'inizio della fine" fosse più...profetico.

Se infatti la lettura del numero 9 di Orfani mi aveva fatto sorgere spontanea la domanda circa quale dei protagonisti storici della serie sarebbe sopravvissuto abbastanza a lungo da comparire anche nella terza stagione, la lettura del numero 10 - intitolato "Cuori sull'abisso" e in edicola da oggi 16 luglio - mi ha fornito ad un mese di distanza la risposta: se le cose vanno avanti così, nessuno. E comunque Orfani è la serie a fumetti tutta a colori edita da Sergio Bonelli Editore ed ideata da Franco Busatta, Emiliano Mammuccari e Roberto Recchioni. E comunque con "nessuno" intendo...Ringo.

Questo numero porta infatti in dote una certezza: il lettore non può che fare il tifo per Ringo, l'unico personaggio in grado di elevarsi dal ruolo di (...ben strutturato!) stereotipo per trasformarsi in essere umano fatto e finito. O l'unico personaggio tanto tamarro da fare il giro e risultare alla fine realistico, a seconda dei punti di vista. Perchè Jonas è il soldatino con le fette di salame sugli occhi che gli tireresti schiaffi da mane a sera, Mocciosa la killer sociopatica ed amante del sangue che la tromberesti a sangue da mane a sera, Raul il solitario che fa fatica a farsi accettare dal gruppo e dietro alle spalle del quale sparleresti da mane a sera, Juno la moglie del capo che si ribella all'autorità e che vorresti solo ignorare da mane a sera e Nakamura l'allenatore di una squadra di pallavolo femminile giapponese...che in quanto tale non puoi fare altro che invidiare da mane a sera.

Certezze a parte, questo numero 10 segna l'inizio della fine. Non può che segnarlo. Siamo alla svolta, che poi è la svolta psicologica per Ringo - e quindi per tutti i suoi comprimari, che di riffa o di raffa temo ne pagheranno a caro prezzo gli effetti. Perchè senza spoilerare nulla, lo sapevi già a cosa avrebbe portato quella copertina che, quando venne rivelata al pubblico, suscitò gli osanna degli appassionati di fumetti italiani. Ringo e la Mocciosa coperti di sangue, ritratti in un momento di pausa del loro drammatico scontro: per fare un paragone calcistico da una parte c'è la Germania che ha appena asfaltato 7-1 il Brasile padrone di casa, e dall'altra l'Argentina guidata da quel Messi che in nazionale è meno decisivo di Balotelli per l'Italia. Chissà chi vince.

E' l'inizio della fine, quantomeno della fine di questa prima stagione alla quale ormai mancano soltanto due albi. Mi sento di avanzare l'ipotesi che nel prossimo, intitolato "Tutti giù per terra" ed in edicola dal 14 agosto, sarà la volta di Juno cadere stecchita per mano del simpaticissimo Rey. Poi sarà la volta di Rey, mortucciso per mano di un Jonas reso cieco dalla sete di vendetta. E a quel punto, quando anche il nostro soldatino capirà il significato della sconfitta, sarà tempo di prepararsi per la seconda stagione. Ma son solo ipotesi, eh.

Non so voi, ma io scommetto su Ringo.

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